venerdì 25 novembre 2011

Nel 2061....

Mercoledì scorso, durante la trasmissione radiofonica Caterpillar (su RadioRai 2) è stato letto questo brano:

"Questa notte ho fatto un sogno. Sono in una stazione avveniristica, un treno sfreccia sospeso su cuscinetti ad aria compressa. Mi alzo per guardarlo meglio… Ma che fatica! Mi sento tutta acciaccata. C’è una signora anziana con i riccioli bianchi che mi fissa: ma… è uno specchio! Sono io! Mi guardo intorno e vedo addobbi tricolori e manifesti per il bicentenario dell’unità d’Italia… Siamo nel 2061! Beh, per avere 84 anni sono in forma… si vede che la pensione alla fine ce l’avremo pure noi!… Sui megaschermi al plasma compare una signora di colore, bellissima, sembra Michelle Obama. Nel sottopancia leggo: “Presidente del Consiglio”!? “In questo anniversario mi rivolgo a voi, cari concittadini – dice - e il mio pensiero grato e commosso va alla memoria del Presidente Giorgio Napolitano, grazie al cui impulso, fu varata nel 2013 la legge che ha consentito a bambini come me, figli di immigrati, ma nati in Italia, di acquisire la cittadinanza, di studiare e persino di assurgere alle più alte cariche dello Stato…”. Sul più bello suona la sveglia. Questo sì era un sogno come si deve! E magari, in cinquant’anni..."

...cosa ne pensate? Ne parliamo in classe?

venerdì 18 novembre 2011

Open day

Ecco l'elenco delle iniziative mirate all'orientamento proposte dalle scuole superiori del nostro territorio. Le potete scaricare da QUI

giovedì 17 novembre 2011

Ancora vulcani e un esercizio

..sembra proprio che ci sia un gran movimento là sotto, in questo periodo....
Ecco una serie di fotografie scattate in questi giorni presso il vulcano Nyamulagira, nella Repubblica del Congo. Ritraggono una spettacolare eruzione 'a fontana' (Clicca QUI per accedere alla galleria completa)
Esercizio: localizzate il vulcano prima sull'atlante e poi su Google Earth

venerdì 11 novembre 2011

Vulcani sottomarini

Mi chiedevate come fa un vulcano a eruttare in fondo al mare.... Così:

Il video è stato girato qualche giorno fa presso le isole Canarie. Domanda per gli zucconi di III: è strano che ci siano eruzioni vulcaniche alle Canarie?

Genova, un disastro previsto

Nel 2011 la Provincia di Genova curò uno studio sul rischio di esondazione del torrente Bisagno, proprio quello che è straripato nelle vie di Genova venerdì scorso. Nel documento si legge che:
“I risultati della mappatura delle aree inondabili confermano che l’elevato rischio di esondazione per superamento della capacità di smaltimento del tronco (del fiume -ndr) canalizzato e coperto dal ponte ferroviario di Brignole fino allo sbocco a mare, comporta pericolosi effetti di rigurgito a monte che si ripercuotono fino alla confluenza del rio Fereggiano e sono amplificati dalla presenza di ulteriori manufatti di attraversamento e/o strutture interferenti con l’alveo fluviale." 

Cioè: le costruzioni e in particolare la ferrovia rendono elevato il rischio di esondazione.

Il documento prosegue poi nell'identificare quali strade siano da considerarsi "potenzialmente inondabili per eventi di piena (...). Nel tratto a monte della linea ferroviaria le aree a rischio idraulico raggiungono Piazza Martinez, superano Corso Sardegna fino ad interessare Piazza Ferraris e Via Tortosa; sempre in sponda sinistra risulta critica Via Fereggiano".


Venerdì 4 novembre, il torrente Bisagno ha esondato, invadendo Via Fereggiano e provocando la morte di 4 persone oltre a ingenti danni. Ecco un video di quanto accaduto in quella strada:

I disastri non capitano quasi mai per caso. La maggior parte delle volte è uno sfruttamento irragionevole del territorio da parte dell'uomo a provocarli.
L'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) ha pubblicato sul suo sito un interessante documento (curato dal prof. Giorda) che raccoglie diverse citazioni da studi e ricerche geografiche redatte nell'arco di un secolo sul rischio idrogeologico in Italia e a Genova in particolare. E' da quel documento che proviene il testo riportato sopra. Il documento mostra chiaramente come disastri come quello accaduto a Genova siano ampiamente prevedibili e quindi evitabili. Ma evidenzia anche un'altra cosa: lo studio del territorio è lo strumento principale per la prevenzione. (Clicca QUI per accedere al documento completo).